La vita di tante persone è controllata dalla paura. Paure grandi e profonde, come quella di morire, restare soli o finire in mezzo ad una strada, ma anche paure come non sentire la sveglia al mattino, fallire un esame importante, oppure non essere all’altezza o essere inadatto.

Esistono diverse paure, ma potremmo riassumerle tutte sotto la stessa: la paura dell’incertezza, di non sapere come andrà a finire.

Una paura banale, ma profondamente vera. Infatti, qualsiasi cosa facciamo, c’è il 50% di probabilità che vada bene e il 50% che invece vada a finire male.

Ti tolgo subito il dubbio: effettivamente a volte va a finire male. A volte, al contrario, finisce bene.

Negli ultimi due anni, comunque, la pandemia ha accentuato questa paura dell’incertezza. Il terrorismo mediatico subito ha reso tutti quanti spaventati, pessimisti, stanchi e apatici.

Ad esempio, le restrizioni, che all’inizio sembravano soffocare tutti quanti, sono piano piano diventate una sicurezza. Anche ora che la pandemia è finita, tanti si sentono a disagio nel riprendere le piene libertà, non solo riguardanti la malattia in sé, ma anche riguardo al lavoro o alle interazioni sociali.

In ogni caso, tutti quanti noi veniamo abituati a chiuderci nelle nostre sicurezze, cioè nella nostra comfort zone. A scuola non ci insegnano a rischiare o a lavorare e lottare per ottenere qualcosa, ma ti guidano sempre verso la strada più facile e tranquilla.

Anche la società ti spinge sempre a fare la scelta meno pericolosa, a non prenderti rischi.

Chi si accontenta gode“, dicono. Secondo noi, però, non è così. Secondo noi, chi fa ciò che lo rende felice, gode.

Come si può fare ciò che ci rende felici? Non esiste una formula magica, ma siamo convinti esista un punto di partenza comune: saltare.

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Fa paura, ma buttati lo stesso

Qualche tempo fa ci siamo imbattuti in un video di Jim Carrey che ha lasciato entrambi stregati, Jacopo in particolare.

Jim Carrey non ha bisogno di presentazioni, ovviamente, ma molti non sanno che negli ultimi anni l’attore americano ha dovuto fronteggiare la depressione e, in questa sua lotta, è andato alla “scoperta del senso della vita”, diventando una persona completamente diversa e assolutamente un esempio da seguire e ammirare.

In questo video, Jim Carrey parlava di suo padre. Non lo biasimava, tantomeno ne parlava in malo modo, voleva semplicemente raccontare un piccolo pezzo della sua storia per darci una lezione molto importante.

L’attore ha spiegato di come suo padre, da giovane, sognava di diventare un comico, ma, non credendo che questo fosse possibile, decise di scegliere la strada più semplice e tranquilla, scegliendo di lavorare come ragioniere.

Quando Jim aveva 12 anni, poi, l’azienda per cui suo papà lavorava, essendo in difficoltà economica, licenziò suo padre. A quel punto, la sua famiglia si trovò in assoluta difficoltà e tutti dovettero fare il possibile per sopravvivere.

Jim Carrey, alla fine del video, dice:

Ho imparato molte lezioni da mio padre, una delle quali è che puoi fallire facendo ciò che non vuoi fare, perciò puoi forse darti davvero la possibilità di fare quello che ami.

Come abbiamo scritto sopra, qualsiasi cosa facciamo, esiste il 50% di probabilità che vada a finire male e il 50% che invece finisca bene. Tanto vale allora provare a fare ciò che ci piace, non credi?

La comfort zone è sempre un problema?

Se sei arrivato a leggere fin qui, probabilmente sei d’accordo con noi quando diciamo che dovremmo sempre provare a fare ciò che più piace, senza paura.

Ovviamente, però, la nostra comfort zone a volte può essere utile o addirittura piacerci. A chi non piace il calore della propria casa, della propria famiglia o dei propri amici?

La comfort zone non è problema fintantoché siamo felici della nostra vita.

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Diventa un problema quando siamo scontenti di ciò che facciamo. Quando la prima cosa che pensiamo una volta svegli al mattino è sperare che la giornata passi in fretta e senza tanti intoppi. Quando sentiamo quella voglia di fare altro, ma non iniziamo mai perché pensiamo “chi me lo fa fare?“.

Quando la nostra vita diventa monotona, noiosa e apatica, allora è ora di darle una scossa e iniziare a fare qualcosa di diverso, qualcosa che ci piace e che ci spaventa. Sentire quel brivido dell’esordio, dei primi tempi, che ci stimola a fare del nostro meglio.

Come uscire dalla comfort zone?

Uscire dalla comfort zone non è sempre facile e dipende anche da che tipo di persona siamo. Tutti però possiamo farcela, serve solo un po’ di coraggio e determinazione.

Quest’apertura verso l’ignoto, questa voglia di provare qualcosa di nuovo e rischiare, però, deve partire da dentro di noi.

Alcuni potrebbero pensare che l’unico modo per uscire dalla comfort zone sia prendere un aereo e partire. Ma non è così, e comunque non funziona allo stesso modo per tutti.

In realtà non sarà mai un luogo, un oggetto o una persona ad aiutarti ad uscire dalla tua zona di comfort, ma sarà una scintilla che si accenderà dentro di te nel momento in cui penserai “Adesso basta, voglio iniziare a vivere davvero“.

Entrambi noi, quando ne abbiamo avuto abbastanza di sentirci soffocati dalle nostre vite, ci siamo trasferiti in Inghilterra proprio durante la pandemia, Jacopo lasciando un lavoro sicuro e Beatrice con pochi risparmi in tasca.

Tutti ci hanno preso per pazzi, eppure ad oggi possiamo dire di aver fatto la scelta giusta per noi e siamo addirittura arrivati a ricoprire entrambi ruoli di responsabilità in un’azienda internazionale in un settore che prima nemmeno sapevamo esistesse.

Noi non ce lo saremmo mai aspettati, ma la vita è sempre piena di sorprese!

Photo by Austin Neill on Unsplash

Uscire dalla propria comfort zone significa proprio questo. Significa prendere quell’aereo, lasciare quel lavoro che ci soffoca, socializzare con sconosciuti o decidersi finalmente a parlare con la persona che ci piace.

Il nostro è solo uno dei tanti esempi, ma non c’è nemmeno bisogno di fare chissà cosa per uscire dalla zona di comfort e cominciare a sentirsi più vivi.

Anche iniziare una qualsiasi attività fisica, prendere parte ad un corso in qualcosa che ci ha sempre affascinato o salire in macchina per farsi una giornata alla scoperta di quella città a pochi chilometri da casa così vicina ma mai visitata.

Non conta ciò che si fa per uscire dalla comfort zone, l’importante è sentirsi felici e riuscire finalmente a mettere a tacere quella vocina in testa che ci dice di non rischiare, che non siamo all’altezza, che dobbiamo accontentarci e rimanere con i piedi per terra.

Al diavolo accontentarsi e rimanere con i piedi per terra: la vita è imprevedibile, oggi ci siamo e domani chi lo sa, quindi meglio stringere i denti e buttarsi per andare a prendersi ciò che si vuole, prima che sia troppo tardi.

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Jacopo&Beatrice

Ciao, siamo Beatrice e Jacopo, due ragazzi con la passione per i viaggi e la voglia di scoprire il mondo!

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